Facebook Places e la guerra dei location-based

30 Aug

Chiunque avesse aggiornato di recente l’applicazione Facebook per il proprio smartphone, si sarà accorto della novità: si chiama Places, ed è il servizio che fa entrare la creatura di Zuckerberg nel mondo dei location-based social network, entrando in diretta competizione con i già famosi Foursquare e Gowalla. In realtà, in un primo tempo Facebook aveva pensato di acquistare Foursquare, ma il mancato accordo (pare che 120 milioni di dollari fossero troppo pochi per Dennis Crowley) ha portato il re dei social network a “ripiegare” su Hot Potato, uno dei tanti check-in service sul mercato (costato comunque 15 milioni).
Il nuovo servizio permetterà, a tutti gli utenti di condividere la propria posizione: ogni check-in effettuato apparirà nella propria bacheca, tra le notizie dei propri amici, e nella mappa del luogo; se si taggano anche altre persone, esse verranno incluse nell’aggiornamento. Se invece si clicca su “Qui in questo momento”, si potranno visualizzare le persone che si trovano nelle vicinanze in quel momento.
Se volete avere un’analisi più approfondita, vi consiglio comunque di leggere questo post.

Quello che più mi interessa, in effetti, è capire come muterà il panorama dei social network dopo l’introduzione di Places.
Un’ interessante previsione l’ho trovata qui: sebbene a primo acchito, a differenza di Foursquare, l’esperienza di Facebook Places può essere poco gratificante, sul lungo termine l’appagamento che se ne potrà trarre sarà di gran lunga superiore a quella di un semplice badge: integrerà e completerà alla perfezione la nostra normale esperienza di relazioni online, permettendoci di conoscere non solo cosa fanno i nostri contatti, ma anche che relazioni essi instaurano con un dato luogo: insomma, non più solamente il “chi, come e quando” ma anche il “dove”.
In definitiva, concordo con il ritenere che Foursquare debba velocemente pensare a qualcosa di nuovo o correrà il rischio di venire schiacciato dal colosso di Zuckerberg, anche solo per una questione di numeri: Facebook conta su una massa di più di 100 milioni di persone che accedono da mobile, contro i 3 milioni di Foursquare.
Nel frattempo iniziano i primi esperimenti su Facebook da parte delle aziende: ecco quello che ha ideato Publicis E-dologic in Israele per il Coca Cola Village, intrecciando RFID e geolocalizzazione, come riportato da internetpr.it

Un post completo sull’argomento lo trovate qui.
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2 Responses to “Facebook Places e la guerra dei location-based”

  1. Luca Della Dora August 30, 2010 at 1:59 pm #

    Sono, come te, curioso di vedere come reagirà – e se reagirà – Crowley all’introduzione di Places da parte di FB. Qualche mese fa avevo preparato una presentazione che trattava proprio quest’argomento – in occasione del Barcamp “Fuffa that works – che si chiudeva proprio con questa provocazione: Foursquare morirà fagocitato da Facebook?
    (il post e la presentazione qui-> http://lucadelladora.com/foursquare-un-gioco-per-pochi-o-un-opportunita-per-molti/)

    Era appunto una provocazione. Io non penso che un servizio escluda l’altro, e credo – anzi – che paradossalmente (ma neanche troppo) Places abbia dato un ulteriore boost a Foursquare nelle ultime settimane.

    In fondo erano un bel po’ di mesi che Zuckerberg annunciava la nuova feature, ma – tra la perplessità dei più – all’F8 non ha svelato un bel niente, posticipando ulteriormente il lancio. Insomma, non so quali siano stati i motivi di questo “ritardo”, ma credo che l’annuncio abbia dato linfa vitale agli altri LBS.

    E’ anche vero che 4sq e Gowalla sono popolati principalmente da persone già molto attive sui Social Media, mentre FB aprirà le porte a milioni di utenti “normali”.

    Insomma, tutto questo per dire che sono d’accordo con te: solo il tempo ci dirà quale sarà la direzione che prenderanno Foursquare, Gowalla e Places.

    Io, lo ammetto, faccio il tifo per la creatura di Crowley, come si può facilmente intuire dai miei post. 🙂

    • Stefano Giordanelli August 30, 2010 at 2:40 pm #

      Places ha sancito il trionfo dei LBS, senza dubbio.
      Forse Foursquare potrebbe evolversi, data anche la natura dei propri utenti (early adopters principalmente), verso l’area business, lasciando a FB l’utilizzo “generalista” della geolocalizzazione (status update, foto, eventi e quant’altro).
      Qualunque essa sia, a breve vedremo quale sarà la mossa di Crowley! 🙂

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